Cerchi nel grano: Messaggi dal cielo?

I”cerchi nel grano” (“Crop Circles”) sono di forma rotonda o ellittica, con un diametro che varia dai 45 centimetri ai 200 metri, con una dimensione media di 50 metri; sono di una precisione assoluta, con una straordinaria fantasia di varianti nel disegno.Molto particolare è anche il modo in cui i cerchi vengono tracciati: le piante di grano vengono piegate delicatamente, tutte nella stessa direzione e mai spezzate. Continuano infatti a crescere tranquillamente, raggiungendo così sdraiate, la piena maturazione. Scienziati statunitensi hanno scoperto nelle piante prelevate dai cerchi notevoli alterazioni fisiche e genetiche, spiegabili solo con l’irradiazione di microonde a noi sconosciute.

Molti di tali cerchi, soprattutto quelli del sud dell’Inghilterra, si trovano nei pressi di antichi siti sacri della tradizione celtica, in particolare vicino ai centri megalitici come quelli di Stonehenge e ad alcuni tumuli funerari, o nelle adiacenze delle grandi figure animali incise sui pendii delle colline dell’area del Wiltshire.

All’interno di alcuni cerchi sono riscontrate anomalie dello spettro elettromagnetico e radioattivo che suscitano nausee e mal di testa. Molti sostengono che all’interno dei cerchi appena formati si può sentire un basso ronzio o, a volte, un fischio costante ed ipnotico. Le spighe piegate presentano mutazioni genetiche, con deformazione dei chicchi, ingrossamento dei nodi, esplosione dei pori delle cellule, riproducibile mettendo le spighe in un comune forno a microonde per due minuti.

 I cerchi compaiono sempre in zone in cui gli avvistamenti UFO sono più frequenti del normale. Molti testimoni, senza prove a confermare le loro affermazioni, confermano di aver visto “sfere luminose” volare basse sui campi ad alta velocità.

Un gruppo di scienziati bulgari sarebbe in contatto con gli extraterrestri. A rivelarlo sarebbe stato il loro capo, il vicedirettore nonché astrofisico dell’Istituto ricerche spaziali dell’Accademia delle scienze di Bulgaria, Lachezar Filipov.Secondo lo studioso, gli extraterrestri sarebbero da tempo vicino a noi: “Sono intorno a noi, ci osservano tutto il tempo” ha raccontato al quotidiano Novinar Daily, “non sono ostili nei nostri confronti, piuttosto vogliono aiutarci, ma non siamo abbastanza sviluppati da riuscire a stabilire un contatto diretto con loro. Sono pronti ad aiutarci, ma noi non sappiamo cosa chiedergli in caso stabilissimo un contatto“. Secondo lo scienziato, inoltre, i classici cerchi nel grano sarebbero proprio le risposte fornite da queste forme di intelligenza non umana alle domande poste loro dagli esperti dell’Accademia delle scienze.

Ma se davvero i cerchi nel grano sono “messaggi”, cosa significano? Quale segreto contengono per l’uomo?

Siamo soli nell’universo?

Da quando l’uomo osserva la volta celeste ipotizza che lassù tra le stelle ci siano mondi abitati da esseri viventi intelligenti. Oggi alcuni scienziati ritengono che esistano elevate probabilità di trovare forme di vita strutturalmente semplici come i batteri in pianeti che orbitano attorno a stelle simili al Sole. Se ciò si rivelasse vero potremmo pensare che su altri corpi celesti si replichi in futuro  o si sia già ripetuto  quanto è avvenuto sulla Terra, dove la vita sarebbe appunto comparsa con i batteri dopo la formazione dei primi mari.
Non sappiamo quanto sia grande l’universo e quindi non possiamo dire quanti pianeti esistano. Sappiamo però che nella nostra galassia ci sono almeno quattrocento miliardi di stelle e che l’universo è popolato da almeno cento miliardi di galassie, ognuna formata da decine o centinaia di miliardi di stelle. Allora perché dovremmo ritenere che la Terra sia unica? Perché, se le leggi fisiche che conosciamo sulla Terra valgono in tutto l’universo, non dovrebbe essere lo stesso per le leggi biologiche?

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USA: AREA 51

In un deserto possiamo aspettarci di trovare tutto, tranne strade asfaltate, bunker, hangar e una pista di atterraggio lunga otto chilometri. Si tratta di 26.000 km quadrati di deserto “militarizzato” da una base che ufficialmente non esiste, ma che tutti conoscono: l’Area 51.

La via di accesso principale è tutt’altro che appariscente. Si tratta di una strada sterrata e polverosa che si stacca dalla statale 375 (chiamata “The Extraterrestrial Highway” per via dei numerosi avvistamenti di UFO lì verificatisi).Non sono le bellezze naturali ad attirare l’attenzione ma un’installazione militare, ancor più segreta dell’Area 51, denominata S4. E’ nei laboratori di questa base che ha lavorato per alcuni mesi Bob Lazar, testimone noto per aver rilasciato dichiarazioni sulle “particolari” ricerche che vi si svolgevano…

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